Stazione Futuro, un format-evento con i protagonisti dell'industria creativa.
La CTE - Casa delle Tecnologie Emergenti – Opificio Digitale per la Cultura di via Pra’ 39, allestita nei locali dell’ex stazione ferroviaria di Pra’, ospita il ciclo “Stazione Futuro”: serate di eventi gratuiti, iniziative e attività, organizzate da Job Centre Srl.
L’obiettivo del ciclo è far conoscere e toccare con mano al grande pubblico e coinvolgere i diversi soggetti dell’industria culturale e creativa sulle potenzialità e l’impatto offerte dal digitale.
Oltre alle visite esperienziali all’interno della CTE, sono previsti workshop, conferenze, incontri e concerti musicali, esposizioni e performance creative
Con la prima edizione di Stazione Futuro, svoltasi il 25, 26 e 27 luglio, Job Centre insieme a Symbola hanno ideato e organizzato tre serate con protagonista la CTE: diverse esperienze immersive, i CTE Labs, musica dal vivo e quattro interviste con esperti per capire come, nei diversi ambiti dell’industria creativa, la dimensione digitale e sistemi di connessione sempre più veloci ed affidabili stanno cambiando le modalità di erogazione del servizio, delle performance, della fruizione e dell’interattività col pubblico.
Symbola ha attivato una rubrica dedicata a Stazione Futuro dove sono a disposizione le interviste agli esperti coinvolti:
Edizioni passate
25 – 26- 27 luglio 2024
“Stazione Futuro”: tre serate di eventi gratuiti, iniziative e attività, organizzate da Comune di Genova, Municipio VII Ponente, Job Centre e Symbola.
I partecipanti hanno potuto sperimentare gratuitamente le tecnologie innovative e i dimostratori realizzati dai partner del progetto.
Nell’ambito degli incontri con i protagonisti dell’industria creativa, quattro esperti del tema sono stati intervistati dal giornalista Vittorio De Benedictis: Francesca Molteni (Digitale e Design) ed Elisa Di Lorenzo (Digitale e Gaming), Alfredo Accatino (Digitale ed Eventi) e Massimiliano Tonelli (Digitale ed Arti Visive)
Ogni sera ha visto un concerto di musica d’autore: il Gruppo Spontaneo Trallalero - "Sento di un certo canto" e Irene Manca/Lorenzo Maresca – "Come l'acqua", Max Manfredi/Alice Nappi – "La fata intelligente" e Federico Sirianni/Marco Piccirillo/Valeria Quarta – "La promessa della felicità".
Il partenariato della Cte, oltre al Comune di Genova che ne è capofila, comprende L’Università di Genova, Cnr, IIT, Start 4.0 e fanno parte della Cte anche 3 PMI (ETT, Camelot, Digimat), un consorzio di imprese (Ge-Dix), due grandi aziende (Aizoon, Tim).
Tra le soluzioni progettate e visibili durante l’evento sono stati presentati da Ett la camera immersiva in cui il pubblico viene coinvolto in un viaggio alla scoperta delle tecnologie applicate al patrimonio culturale, due visori per esplorare i depositi museali nel MetaDepot e per immergersi nel profumo della Liguria grazie ad Odorama, e la storia di un reperto archeologico sensorizzato avviata dal semplice tocco della mano. Due attività organizzati da Start 4.0: il cyber-bus, attrezzato per mostrare in modo interattivo ai visitatori le soluzioni di sicurezza informatica e aumentare la consapevolezza di cittadini sul rischio degli attacchi hacker e le attività di scansione laser 3D della rete museale genovese, che permettono una valorizzazione digitale del grande patrimonio storico-artistico cittadino. Cnr ha messo a disposizione dei visori per interagire con reperti museali, Camelot un sistema di riconoscimento facciale con telecamera e sistema digitale, da far sperimentare ai visitatori. Ogni sera, bimbi e ragazzi a partire dai 6 anni hanno potuto partecipare ai Cte Labs, i laboratori a cura di Job Centre che consento ai più giovani di imparare a mettersi in gioco grazie alla loro creatività digitale.